sabato 22 agosto 2015

SAN PIETRO IN GU....

....... P A E S E   S P E N T O

Pubblicato nel Mattino di Padova del 28 agosto 2015

San Pietro in Gu, ultimo paesello dell'alta
padovana e confinante con Vicenza,
è ultimo sotto ogni profilo.

E il grido di dolore ora si sente
perchè il verde intenso del paesello
sta sbiadendo giorno dopo giorno
in applicazione di una rigidità senza limiti.

Possiede un teatro che è una perla
di bellezza bloccato da molto tempo
per cavilli che volevano limitare il "potere",
perchè nel teatro non aveva messo radici.

Per il resto il potere è espanso senza limiti,
limitando e bloccando la sagra di Barche
per regole che in altri paesi del circondario
nemmeno mettono in pratica.

Ora, dal blu, (24/07/2015), il teatro
è agibile, la ripresa sarà comunque lenta
perchè sono sfumate iniziative brillanti,
e che al potere davano fastidio.

Mancano iniziative culturali, nell'anno
in corso una sola commedia in Piazza
(i balconi sul canalazzo), prodotta nel tempo
già due volte giusto per gustarne la ripetizione.

Funziona, però, una piscina di valore
frequentata generalmente da non residenti
a prezzi buoni. Restano però i mutui da estinguere.

Il paesello possiede un centro culturale
(casa Perin) di costo notevole, ricco di uccelli
imbalsamati e silenziosi, che non manifestano
un grido di dolore.

Se alzi i toni arriva la denuncia, già parecchie
sono in essere.

E così funziona il verde paesello
mancante di chiare idee per comandare.

E tutti si compiacciono della mediocrità,
perchè essa ci lascia in pace e ci dona la sensazione
di avere a che fare con i propri simili.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Dire che è stata una stagione di m…. è poco. All’inizio dell’alpeggio c’era erba come non mai. Poi il caldo inusuale e la meravigliosa erba che attendeva di essere trasformata grazie al lavoro delle nostre vacche prima e a quello di sapienti casari poi, in prezioso formaggio, è diventata sterpaglia che le vacche rifiutano di mangiare. Di questo passo ci toccherà “scaricare” prima.
L’alpeggio offre però cose che ripagano di ogni altra delusione. Una natura fantastica, unica e irrepetibile; un mondo fatto di silenzi interrotti dal rumore del vento, dei campanacci delle capo-mandria e dal richiamo di qualche uccello o animale; poi arrivano il sabato e la domenica, e allora vieni travolto da un’orda di visitatori, conoscenti e amici (o presunti tali) che alla ricerca di un po’ di refrigerio, ti “vengono a trovare” e il rumore dei motori e delle voci sembrano travolgerti ma, quando la sera se ne ripartono, ti ritrovi con te stesso e il mondo che ti circonda, e la pace della montagna si riprende il suo spazio anche nella tua anima.
Poi, tra le scartoffie che stai cernitando (perché anche qui è arrivata la differenziata), ti ritrovi la busta che il vicino di casa ha pensato bene di farti avere: quella, questa volta senza indirizzo, che la nostra solerte amministrazione si è preoccupata di far arrivare nelle case di ciascuno di noi. E la pace del giorno, quella che è tornata in te dopo la stressante domenica (e per fortuna che non ci sono funghi!) e che il tempo piovoso e incerto sembrava volerti far godere sino a sera, se ne va letteralmente “a quel paese”!
Il commento che mi viene spontaneo, è che più che aver frequentato quello che una volta veniva chiamato l’Istituto Tecnico Commerciale, più “volgarmente”: la ragioneria, sua altezza sembra aver seguito dei corsi molto di marketing e strategie della vendita! E sì, caro Giuliano, sua signoria ti batte anche su questo fronte! Quello che però non sopporto proprio, è il tono usato: “vi prego cortesemente di prestare attenzione alle seguenti informazioni”; come se ciò che sua signoria ci comunica man mano lo ritiene opportuno, o meglio: quando deve in qualche modo rispondere a qualcuno e non lo vuole fare di tasca propria ma a spese nostre mescolando informazioni più o meno utili a risposte ad enti e cittadini vari, fossero quanto di più importante ci sia da sapere al giorno d’oggi!
Vogliamo darci un’occhiata assieme?
Casa dell’acqua! Vanno così di moda che non se ne poteva certamente fare a meno. Certo che dopo aver a lungo decantato il collegamento all’acquedotto di zone decentrate del paese, mi sembra sia ora quasi una marcia indietro quella di sottolineare che l’acqua della “Casa” sarà depurata del cloro dell’acquedotto.
Raccolta del ferro porta a porta. Sull’effettiva convenienza dell’operazione mi ero già espresso l’anno scorso. Ma il servizio è comunque utile per chi ha oggetti ingombranti. Della nuova “destinazione del ricavato” (riparazione e acquisto nuove giostre in parco giochi) eravamo già al corrente; se vogliamo possiamo solo aggiungere che se negli anni passati ci era stato sviolinato in tutti i modi che il ricavato sarebbe stato generosamente devoluto alla parrocchia quale contributo per il pagamento dell’oratorio, l’avvenuto cambio di destinazione conferma (se mai fosse necessario) che tra municipio e parrocchia l’idillio si è oramai definitivamente spento.
Festa di Barche: ho già scritto in merito qualche settimana fa. Certo che affermare che se la sagra non l’hanno fatta è solo colpa dei barchesani, allora non c’è proprio via d’uscita dall’ottusità delle idee.
Continua….

Anonimo ha detto...

Parte seconda
Festa di San Michele, Concerto con il Gruppo Alpini di Bassano.
Ma non abbiamo un gruppo alpini anche nel nostro paese? E mi pare sia un gruppo che si dà da fare! Occorreva chiamarli da fuori sti alpini? Poi, mi scusino lor signori… concerto con il gruppo Alpini di Bassano! Ma viene tutto il gruppo? Forse sarebbe stato più corretto scrivere concerto organizzato col coro ANA di Bassano… Ma dove li mettiamo, nel campo di villa Zilio o andiamo a chiedere al parroco di prestarci la chiesa visto che ora gli concediamo l’uso della sala teatro? Non so la qualità sonora che se ne potrà ricavare.
Ma poi, se è vero che in paese abbiamo un vice presidente dell’ANA (mi è stato detto che A.M. che io sapevo essere consigliere nazionale è passata di grado, non sarebbe forse stato meglio aver chiesto la sua di collaborazione?
Non sono uno storico e chiedo scusa in anticipo se mi sto sbagliando. Da quanto gli alpini nostri compaesani hanno documentato nel libretto che hanno pubblicato (le Memorie di Emilio Orso) mi pare di ricordare che Villa Zilio sia stata la sede di un qualche comando del relativo campo scuola di volo, più che di un ospedale…
Zanzara tigre. Io non ho il problema quassù… ma trovo ridicolo pubblicizzare la cosa a metà agosto, quando la gente è in ferie e quando oramai la stagione delle zanzare sta volgendo al termine.
Transumanza. No Comment, io non ci sarò!
Nutrie: Mi sembra che non sia stato fatto assolutamente nulla di speciale! Il repentino (subito intervenuta) intervento è stato un fatto dovuto, nulla più!
Microcriminalità! Si cavalca un ronzino oramai ben sfruttato da certi partiti per “terrorizzare” la gente. Certo, il problema c’è… non è certo scrivendolo su un foglio o su un tabellone luminoso che lo si risolve.! Chiamare i carabinieri? Giustissimo, magari fossero più presenti sul territorio. Suggerire di chiamare il comune, sempreché sia orario di ufficio e qualcuno risponda prima che il Va Pensiero arrivi alla seconda ripetizione, quando magari abbiamo sulla porta il sospetto e lasciarlo lì sull’uscio ad aspettare che qualcuno ci dica qualcosa, è come invitarlo a nozze!
Lavori pubblici. Non so se i Prandina concordano. Il resto? Staremo a vedere gli effettivi sviluppi. Domanda: quanta gente del paese va a lavorare in bicicletta o a piedi nella citata zona industriale?
Teatro Oratorio Don Bosco. Io non ne capisco proprio più niente! Da un lato si dice, e da molto tempo, che tutti i documenti erano già a disposizione del comune, dall’altro si inizia dicendo che il 4 luglio è arrivato l’aggiornamento del certificato dei vigili del fuoco. Allora tutti i dubbi che ho espresso in passato troverebbero fondatezza. Chiederei comunque a sua signoria, sempre solerte nell’inviare dichiarazioni, documenti ecc. di mandare tutte le famiglie un riassunto cronologico della vicenda. Questo permetterebbe a tutti di vedere e farsi effettivamente un’idea dell’operato sia dell’amministrazione che della parrocchia (che dal canto suo potrebbe fare altrettanto). Che poi sia noto che se non si gode delle simpatie di qualcuno le cose diventino estremamente complicate, è cosa risaputa. Che le simpatie siano svanite altrettanto: tolto il munifico contributo della raccolta del ferro. Notizia dell’ultima ora (per me almeno): oggi mi è stato riferito che ci sarebbero ora “rogne” con le aule. Se così fosse allora veramente chi sta a palazzo ha deciso di rompere veramente le p….. Come può infatti essere che una struttura come l’oratorio venga analizzata di volta in volta e alternativamente? Una volta il bar, una volta la sala teatro, una volta le aule ecc. I prossimi saranno i cessi, poi chissà cosa altro. Di questo passo mi vien da pensare che si tratti veramente solo ed esclusivamente di voglia di rompere le p… e allora dovrò chiedere scusa a tutti coloro che in passato hanno letto che non potevo credere si trattasse di invidia o gelosia… L’alternativa è che dalla parte clericale si siano combinate talmente tante stupidaggini da rendere la cosa persino ridicola.

Anonimo ha detto...

Parte terza
Rubrica telefonica: ma tocca proprio al comune fare questa consegna? Sono più propenso a credere che si sia “sfruttato” l’ente che l’ha redatta per inviarla, senza spese per il comune, assieme alle “importantissime informazioni” alle quali noi dobbiamo prestare la massima attenzione!
Ciao a tutti da Nane

Giuliano Paganin ha detto...

Ciao Nane,
Tutto chiaro, tutto vangelo, come l'opuscolo
telefonico inviato, non revisionato per la presenza
di nominativi defunti! Con grande dispiacere
della Bassi che con gli anziani ci ha giocato
molto per recuperare voti. E così i voti stanno
calando. Li ha portati all'Expo in una calda
giornata estiva, capace di far ridurre i voti
a suo favore. Stanchi morti hanno visitato
una parte dei padiglioni, e poi dietrofront
per evitare il danno e la confusione culturale.
La lady non ha pensato ad una guida!
Ti saluto caramente, e buona permanenza
in montagna, scarsa di porcini, ma piacevole
comunque.