sabato 6 giugno 2020

ASPETTATIVE RIMANDATE NEL TEMPO

Pubblicato nel Gazzettino dd, 06 Giugno 2020

E si continua a richiedere meno burocrazia
giù le tasse, per incentivare la crescita.

Quali sono, dunque, i problemi che condizionano
la crescita? Diamo un'occhiata al debito pubblico,
che stupisce per il suo rossore e gonfiore.

Guardiamo, invece, al sistema bancario
abbastanza ruvido e un'industria finanziaria
che non riesce a rilanciare aree rilevanti del Paese,
o che ha danneggiato strati di opinione pubblica
colpiti dalle crisi bancarie.

Se le banche non sono in salute è il sistema
economico a soffrire.

Vale pure per l'apparato produttivo senza crescita.

E la classe politica rimane a guardare,
e si azzuffa su questioni di scarsa bottega elettorale.

In tal modo il Paese perde posizioni, e a soffrire
è il tessuto industriale, la spina dorsale di un'Italia
in stallo, e occupazione in calando.

La classe politica preferisce rincorrere gli elettori
per fare il pieno di voti nella speranza che in questo
marketing politico cresca di valore la poltrona.

Si accantona la revisione delle imposte,
salvo promuovere il cuneo fiscale un passaggio
obbligatorio per far felici dipendenti e classe operaia.

Felicità che dovrebbe partire dal luglio 2020,
salvo complicanze, perché il legislatore preferisce
l'aspetto distributivo per finalità elettorali
piuttosto che benessere sociale, o privilegiare
chi ne ha di bisogno.

Come l'impianto del reddito di cittadinanza,
incapace di rilanciare l'occupazione, che incentiva
il lavoro nero o che aiuta qualche furbetto
ad arrotondare il suo reddito globale.

Qualcuno è già stato stanato, speriamo
che la locomotiva dell'evasione perda fiato
a beneficio del sistema.

Oggi, le aspettative rimangono, e così 
crescita e benessere. 

martedì 2 giugno 2020

MAI SMETTERE DI IMPARARE: INNOVAZIONE !

Pubblicato nel Gazzettino del 30 Giugno 2020

Al centro ci deve essere una formazione
tradizionale, ma, attenzione non insistiamo
troppo perché l'accesso di questa può inibire
la creatività.

Uno schema rigido rende ruvida
la creatività! Bisogna chiedersi il "perché"
delle cose, come fanno i bambini.

"Perché...? è la parola magica che mette
in luce la meraviglia della creatività,
la percezione della realtà.

Poniamo attenzione, però, al Golia
dei nostri tempi, ovvero a quella macchina, costruita
dall'uomo stesso.

Questa macchina è insaziabile
nel divorare valanghe di dati e informazioni,
digeriti in un baleno a produrre "intelligenza artificiale".

Non facciamoci influenzare troppo da questi strumenti
digitali ( l'on line va di moda oggi nella scuola)
perché l'Homo sapiens perde l'uso della penna,
non sa più scrivere, e l'uso della comunicazione
verbale si farà più debole.

In tal modo mettiamo in gioco valori morali
ed etici contrapposti all'intelligenza del software.

Attenzione! Non dobbiamo approfittare di questi
strumenti che creano stupore creativo perché la chiave
del futuro sarà il quoziente emotivo in parallelo
al quoziente intellettivo.

Da qui otteniamo il vero Homo sapiens che farà brillare
i valori morali contrapposti all'intelligenza del p.c.

Un buon articolo di giornale e un buon libro
sono la medicina valida per tenere in allenamento
il cervello alla produzione di nuove idee e progetti futuri.   

lunedì 25 maggio 2020

NOTIZIE E GIORNALI SONO VITALI IN DEMOCRAZIA

La storia e l'attualità dei giornali e dell'editoria

locale è parte vitale di quel tessuto democratico

che ha consentito al nostro Paese di progredire

nel benessere e nei diritti.

L' essenziale principio di libertà 

sancito dall' articolo 21 della Costituzione,

trova necessaria attuazione proprio

nella ricchezza che deriva dalla diversità

e dalla molteplicità (Mattarella).

.....E dopo 1840 voti di vittoria, siamo usciti
a riguardare le stelle!

mercoledì 6 maggio 2020

IL GIORNALISMO DEVE ESSERE LIBERO!

Lo dice Papa Francesco in una messa
recente a Santa Marta.

Ho una grande stima di Papa Francesco
ma non condivido quel termine "libero",
e l'avrei sostituito con "obiettivo".

A tale proposito voglio inserire tre testate
di tre articoli apparsi ieri e oggi in tre quotidiani:

1° Il Giornale di Vicenza del 5 maggio 2020:
San Pietro in Gu. Diritti e "digital divide":
la sentenza diventa un caso.
ATTI CARTACEI NEGATI
AL CONSIGLIERE CIECO
COMUNE KO AL TAR.

Zampieron , non vedente, aveva chiesto
l'accesso ottenendo solo la copia web.
Per i giudici non basta ma riconoscono:
" Non c'è stata discriminazione".
a firma di Marco Scorzato.

2° Il Mattino di Padova del 5 maggio 2020;
San Pietro in Gu.
ACCESSO ALLE DELIBERE MA SENZA
AVERE LE COPIE. Zampieron vince al Tar.

"Una sentenza che fa giurisprudenza per tutti i disabili"
a firma di Silvia Bergamin

"E il sindaco Paolo Polati conclude: Il Tar ribadisce
che non c'è stata nessuna discriminazione e richiama
alcuni principi di buon senso che sicuramente terremo
in considerazione dice il sindaco Paolo Polati  ".
Le spese sono state compensate alla luce delle "novità
delle questioni trattate".

3) Il Gazzettino del 6 Maggio 2020

San Pietro in Gu
Il Tar del Veneto ha ordinato al Comune
di fornire al sig. Zampieron la carta che aveva richiesto.

NEGATI GLI ATTI ALL'EX SINDACO
IL TAR BACCHETTA IL COMUNE

Zampieron aveva chiesto documenti
in carta a causa della sua cecità bivalente.
il tribunale ordina all'amministrazione
di fornire il materiale richiesto in un mese. 

E il sindaco Paolo Polati commenta: "In questa
vicenda non ci sono né vincitori né vinti, tant'è
che le spese di giudizio sono state compensate
e in due punti su tre il Tar ci dato ragione,
riconoscendo che non abbiamo discriminato alcuno.
Di fatto siamo in regola con la normativa Agid
di accessibilità, anche a tutela delle persone
disabili. Emerge il buon senso del nostro operato".

_______________________________
E concludo: "E il gozzo rimane ben gonfio
dopo la potente sconfitta del maggio 2019"
Rimangono solo chiacchiere, e la vittoria
passata comunque rimane.

domenica 12 aprile 2020

I CONFLITTI CONTINUANO......

.........E SI CERCA UN UOMO FORTE
O UNA DONNA FORTE! PURTROPPO
LA STAGIONE DEI MELONI DEVE ANCORA
ARRIVARE,....E IN FUTURO SI VEDRA'!

Attendiamo con ansia un uomo forte!

Ed è presente in entrambe le parti.
E così perdiamo il diritto di essere differenti,
compreso il privilegio di essere liberi (Mattarella).

In tale circostanza prevale la spinta al conformismo
e al capo "supremo".

Varie ricerche e l'ultimo rapporto Censis confermano
che la maggioranza degli italiani vorrebbe questo tipo
di figura politica dimenticando le regole della democrazia.

Ad esempio Renzi voleva essere l'uomo solo al comando
distruggendo il suo ex partito.

Non da ultimo Salvini circondato da un partito
di Yes Man dà l'immagine di se stesso determinata
e decisionista.

Questi sono comportamenti contrari ai principi
e ai valori attraverso i quali si è costruita la nostra
Repubblica.

Qualche testata di giornale chiedeva "Anti Salvini
cercasi" visto che la politica 2019 aveva ruotato
intorno alla sua figura.

L'esplosione dei social ha valorizzato l'uomo
forte, non indirizzata ad un "collettivo", bensì
al singolo individuo, cioè all'uomo forte.

A smorzare questa situazione è intervenuto
più volte Conte, in particolare nel famoso
discorso alla Camera che trattò il leader leghista
come un bambino viziato, arrogante e prepotente.

Ha avuto una gran forza Conte, senza tuttavia
proporsi come uomo forte.

La persona forte, secondo il mio profilo,
si basa solo sul confronto democratico
senza imporre.

Senza il facile consenso! Si deve solo credere
 nella partecipazione e cancellare le smanie per gli "uomini forti".

venerdì 6 marzo 2020

ASSISTIAMO A PROVE TECNICHE DI CRISI!

Virtualmente la crisi è aperta.

La frattura è comunque consumata quando
assistiamo che uno dei partiti diserta
deliberatamente il Consiglio dei ministri.

E' pur vero che non siamo un Paese politicamente
ordinario perché il nostro sistema dei partiti
è ormai accompagnato da una negativa eccezionalità.

Esecutivo e Parlamento sembrano bloccati
da inizio anno (2020).

Grosse difficoltà per l'approvazione di Bilancio
(2019), a volte caotica, Camera e Senato sono caduti
in una sorta di torpore istituzionale.

E il Governo è imbalsamato in una specie
di costume paralizzante, ovvero "attività assente".

Viviamo in una perenne campagna elettorale
ricca di egoismi.

Il cielo stellato ha quotidiane convulsioni
che portano ad un destino oscuro.

L'Italia Viva delude con un consenso piantato
al 3 per cento, il PD, invece, si culla con un alleato
che lo aiuti a battere Salvini.

Peggio di così! E' un quadro non confortante.

Ogni partito pianta la propria asticella, giusto
per alimentare e consolidare la propria sopravvivenza.

E spesso in Parlamento si vota per conto proprio.

C'è sempre quel lievito che gonfia le liti e crea
solo ossessioni.

E cercare rivincita da parte di qualcuno che nel recente
passato ha preso una cantonata in un referendum costituzionale.

Le bidonate possono sempre emergere in una diagnosi
chiamata "scisma". Non conta che la crescita economica
arranca, non si pretende che corra su pattini a rotelle,
ma nell'Unione europea l'Italia è fanalino di coda,
con un misero 0,3 per cento di Pil e una maggioranza
che si blocca su ogni regola.

Il merito non conta più, anzi rimane ormai solo
un vessillo da esporre.

In tal caso l'Italia rischia di cadere tra le braccia
del suo principale nemico: la palude.

E nel 1991 Giulio Andreotti diceva: "Meglio tirare
a campare che tirare la cuoia".

Oggi si preferisce una sterile stabilità che si confonde
con la stagnazione, mescolata da una certa ansia
da prestazione.

L'immobilismo rimane causa-effetto di questa crisi.
Così se si tira a campare si tirano le cuoia!       


sabato 29 febbraio 2020

I CONTI NON TORNANO!

Settimana zeppa di chiacchiere, scarsa
di contenuti, e che viaggia con un Salvini
preoccupato di tutto, ma rilassato
a Ortisei per una sciata, giusto per spazzare
via un coronavirus in caduta libera,
e l'amico Zaia preoccupato per i topolini
alle prese con la Cina!

Guardiamo, invece, lo scenario italiano
che è fortemente in depressione,
e non ci rendiamo conto che manca
una terapia d'urgenza.

E' esploso pure un virus che può danneggiare
diversi settori produttivi.

Tutti gli ospedali stanno lavorando
con eccellenza per circuire il potente virus.

Pure economico, che come un tarlo logora
il Pil sotto lo zero.

Il governo italiano sta lavorando in merito?

E intanto guardiamo gli altri, la Germania
ad esempio, che sta soffrendo la crisi dell'export,
e in recessione pure questa.

Anche la Francia sta logorando il suo Pil
a causa degli scioperi prolungati.

Ci consoliamo per le rogne altrui, e non pensiamo
ad una via per un iperstimolo monetario a vantaggio
di investimenti dormienti.

C'è sempre un pensabile export verso l'America
se viene favorito un trattato di libero scambio
tra un Trump attualmente vincente e una Cina
alle prese con una crisi profonda.

Se pensiamo di vincere sulle disgrazie altrui
ci troviamo in un guado scarso di crescita
causa uno sviluppo in declino, mancante
di una valida terapia e voglia di fare.

Questi sono anche i veri limiti del governo
attuale quotidianamente alle prese con lotte interne
e possibili divisioni.

E accusiamo il povero Conte che non fa nulla
e che accantona la crescita per consolidare
la propria poltrona.

Chiacchiere infinite, non costruttive
e leggere come una virgola!