giovedì 21 agosto 2014

LA PISCINA NEL VERDE PAESELLO!

GIA' PUBBLICATO NEL GAZZETTINO DI PADOVA
del 21 Agosto 2014

LA PISCINA  E IL  MALTEMPO

Non pioveva così tanto dal 1932.

L'articolo del Gazzettino del 20 Agosto '14
di pag. XVII (a firma di G. C. ma diretto
dalla sindaca Bassi) riporta evidenti incongruenze:
1) recente costruzione da 3 anni (forse qualcuno di più);

2) la piscina è accolta da guadensi ma anche da residenti
di paesi vicini con grande entusiasmo (si doveva scrivere
il contrario, il 95% è frequentata da non residenti);

3) l'appalto vinto dalla stessa società che già la seguiva
in precedenza da quando è stata inaugurata (emerita balla
perchè la conduzione iniziale è stata affidata ad una società
di Marostica (VI) che ha dato forfait, ora è gestita da una
società di Borso del Grappa (TV);

4) il bar è stato ampliato recentemente e a carico del Comune.

Alla faccia delle partite Iva già in essere nel paesello e che
soffrono economicamente la nuova concorrenza!

Investimento banale in una piscina scoperta. Intanto l'attuale
amministrazione sta estinguendo il massiccio mutuo investito
in essa, ma a carico dei guadensi.

E poi ricordare la calura estiva dello scorso anno è acqua
passata.

Quella presente danneggia il progetto, ma è liquidità
utile per estinguere le rate di mutuo in essere (quote
capitali più quote interessi).

5 commenti:

Giuliano Paganin ha detto...

INCREDIBILE!

Nei diversi locali pubblici
di San Pietro in Gu si possono
trovare manifesti appesi che pubblicizzano eventi paesani,
sagre, corsi, ecc. di altri paesi
limitrofi al guado.

Bene, la sindaca di San Pietro in Gu invita l'esercente del negozio
a togliere il messaggio!

Certo che questo ORDINE è di una
gravità inaudita.

Solo la bassi può ordinare
di far ciò!

Questi sono limiti culturali
e forti limiti di natura giuridica.

Eppure è stata votata!
Povera gente!!!

Giuliano Paganin ha detto...

FATE PER FAVORE IL PASSA PAROLA!

Anonimo ha detto...

Ciao Giuliano, preciso, puntuale e tagliente anche nei periodi di ferie! Del resto una tigre non si riposa mai, è sempre attenta. Per quanto riguarda i cartelli non son meravigliato se fosse vero, resta in linea sia con il pensiero “padroni a casa nostra” cavalcato dall’attuale amministrazione, sia con il sentimento campanilistico che l’ha sempre distinta, che questo poi sia un bene o un male, resta soltanto il parer proprio a giudicarlo. (a pensare bene poi, si può immaginare che magari non fosse stata pagata l’imposta comunale sulle affissioni pubblicitarie … ti dovresti ricredere?!) La piscina caro Giuliano è campo di battaglia di una guerra infinita tra sostenitori e oppositori. È innegabile che l’affluenza è consistente (in campagna elettorale è stato proclamato il dato dell’anno passato 30.000 ingressi) è altrettanto vero che non c’è tanta gente del paesello… chi sento usufruisce di quest’opera comunque ne parla entusiasta. Grave secondo il mio modesto parere è un fatto passato un po’ in sordina accaduto qualche mese fa, l’amministrazione ha spedito a casa di giovani di determinate fasce d’età la promozione degli sconti per la piscina comunale; in qualche casa sono arrivate anche tre buste per i tre figli, tutte regolarmente affrancate; ed ecco abbiamo pagato i bolli con i soldi della collettività per un interesse pubblicitario di una società privata? Soldi pubblici per un interesse privato? Sono amareggiato e intanto aumentiamo la tasi!
Grazie e ciao a tutti michele carli.

Giuliano Paganin ha detto...

Ciao Michele,
Grazie per la tua veloce risposta
ricca di contenuti!
Sai, quando ho letto l'articolo
della Bassi, mi è partito un mulinello di nervi che l'avrei
bruciata! Comunque così funziona
il paesello! E aggiungo: di merda!
Ciao
La Belva

Anonimo ha detto...

Carissimi Giuliano e Michele,
scrivo a voi due perché non so quanti altri leggano i vostri interventi. Sono Nane, tornato infreddolito e alquanto inumidito dalla mia stagione montana. Ad essere sincero è un bel po’ che gironzolo nuovamente nel verde paesello ma, e non vogliatemene, mi ero astenuto dall’intervenire prima perché il medico mi ha raccomandato di evitare “incazzature”. Pensandoci un po’ su però, sono arrivato alla conclusione che ogni tanto una bella sfogatina ci vuole: eccome ci vuole! Alle campagne pubblicitarie di sua signoria non ci abitueremo mai del tutto, come del resto non ci si abituerà mai completamente all’evidente “spadroneggiamento” che ci viene calato dall’alto: come fossero “unti dal Signore”! Ma hanno vinto cavolo… e allora se li abbiamo votati (metaforicamente s’intende) ce li dobbiamo tenere. Credo che, come del resto in precedenza, non vogliano prendere atto che rappresentano solamente poco più della metà dei votanti e che solo un sistema elettorale come quello vigente per i piccoli comuni, da loro la stragrande maggioranza “dei seggi” del nostro muto “parlamento comunale”.
Ma veniamo alla goccia che ha fatto traboccare oggi il ben grosso vaso della mia pazienza.
Dunque, dovevo andare in ferramenta oggi pomeriggio per comperare un po’ di colore. Faccio il giro della piazza, prendo a sinistra immediatamente davanti al cimitero e, sorpresa delle sorprese, mi trovo davanti un bel segnale di divieto di accesso: come faccio ad andare in ferramenta?
Ma la stupidità (altro non può essere) non ha limiti e, sulla transenna di fianco a quella con il divieto, c’è in bella mostra la freccia bianca su campo blu che, se non ricordo male, indica un senso obbligatorio proprio nella direzione dalla quale sto provenendo io (la strada a senso unico del cimitero). Prima conclusione: non si può andare in macchina in ferramenta perché il traffico proveniente dalla parte meridionale di Via Tasca come del resto quello proveniente dal cimitero, viene tutto deviato verso il cimitero stesso anche se all’imbocco di questa via sono ben in evidenza due, dico due, segnali di divieto di accesso!!! Entro comunque, parcheggio davanti alla ferramenta e per tornare faccio inversione di marcia, percorrendo contromano quella 50na di metri che mi separano dalle transenne.
Parlo con il titolare del negozio e mi dice di aver cercato, inutilmente, di mettersi in contatto con qualcuno in comune ma che, anche se la Polo blu fa bella mostra di se davanti al municipio, di amministratori ecc. nemmeno l’ombra. Il vigile? Quando serve non c’è mai, lo avete notato?
Ma, ripeto quanto scritto sopra, alla stupidità delle stupidità non c’è limite che tenga. Da bon mona (come del resto sono) torno circa un’ora dopo in ferramenta per un altro piccolo acquisto (dimenticato la prima volta) e, sorpresa delle sorprese, trovo la freccia bianca su campo blu (senso obbligatorio) orientata questa volta proprio verso la piazza!!! Cazzo (questa volta ci vuole) ma se in quella direzione c’è il segnale del divieto di accesso, come faccio?
Allora cerco di approfondire e vengo a sapere che sembra sia stato un giostraro a disporre i segnali a suo piacimento e che lo stesso abbia anche trovato un po’ da ridire con altri negozianti di quella zona del paese… Il tutto senza che ci fosse alcuna reale autorizzazione (visto che di solito è buona norma applicarne una copia direttamente sulle transenne). Ma i nostri solertissimi ed onnipresenti governanti , dove cazzo erano? Dov’era il solerte vigile? Mi viene il sospetto che, visto comunque l’impossibilità di non creare disagi durante l’allestimento delle giostre, abbiano tutti pensato di sparire: cittadini arrangiatevi, tanto non è colpa nostra! Sembra proprio volessero dire così! Se poi fosse capitato qualcosa, chissà come sarebbe andata finire. Ma con i se e con i ma non si vincono le elezioni a quanto pare. Colmo dei colmi sarebbe stato che fosse riapparso il vigile e mi avesse multato per aver avuto accesso dove non dovevo… come del resto hanno fatto anche gli altri avventori. Saluti a tutti da Nane