venerdì 27 maggio 2016

LA FORTUNA E' CIECA!

Pubblicato nel Gazzettino di Padova del 7 maggio
2016 e nel Giornale di Vicenza dell'8 maggio 2016

La crisi comprime economia e famiglie.

E così il gioco d'azzardo trova il suo spazio
in slot machine e quant'altro per realizzare
una possibile fortuna che nel gioco i deboli
perdono.

Statistiche recenti confermano quanto
in auge sia la speranza di vincita che nel calcolo
probabilistico tende allo zero.

Nell'Italia del declino economico della disoccupazione
a livelli molto alti, dei consumi ridotti al lumicino,
una sola impresa non conosce crisi: quella del gioco.

Strada facendo si prosciugano le tasche degli individui
senza centrifuga o un raggio di sole.

E si discute su slot machine, sì o no,
innocue macchinette piazzate nei bar,
che da sole raccolgono circa la metà
della cifra totalizzata da tutti gli altri giochi
messi insieme ( lotto, superenalotto,
gratta e vinci, win for life, skill game compresi).

In queste attività sorridono i monopoli
e le concessioni per gestire i giochi.

La politica, poi, gioca al ribasso
per favorire una pressione fiscale al 4%,
similare alla tassazione sui generi di prima
necessità.

La smania del gioco, poi, convince a rimettere
nel circuito del gioco eventuali vincite,
rendendo sempre più poveri coloro che attendono
nel colpo di fortuna per mutare la propria condizione
di vita.

Giocatori patologici che amano il brivido della scommessa
e alimentano gli ingressi nelle case di cura specializzate
nella dipendenza da gioco, patologie curabili con costi
aggiuntivi.

E' una quadro allarmante che procura danni
in area anziani, giovani e meno giovani,
vittime della scimmia da scommessa.

E' da augurarsi che opportune azioni
di contenimento tendono ad arginare
questo brutto tarlo che manda in rovina
famiglie e sistema economico.

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