venerdì 2 settembre 2016

PROFUGHI A SAN PIETRO IN GU

Già inviato a tutti i quotidiani.

Leggo con piacere alla pagina XVII
del Vs/quotidiano (Il Gazzettino)
del 02 settembre ciò che il Prefetto
di Padova ha deciso nell'assegnare
al verde paesello di San Pietro in Gu
36 profughi nell'ex albergo Ca' Bianca.

36 è un numero al limite assegnato 
alla vecchia maturità.

Io sono per i 360°, un numero
eccezionale per far infuriare
la sindaca leghista al massimo.

Con il perfetto rispetto per profughi
e terremotati questa è una goccia
valida per sedare l'animo della nostra
amministratrice.

Sventola bandiera bianca nel poggiolo della Casa
comunale in sostituzione del tricolore italiano.

Chissà che il buon vento modifichi
l'amministrazione in essere,
in attesa che il sereno prevalga e sostituisca
quel grigiore intenso presente in questa
comunità alla deriva da anni e sotto ogni
profilo.

NESSUN COMUNE PUO' RESISTERE,
ARMATO, SULLA DIFENSIVA.

5 commenti:

Giuliano Paganin ha detto...

A PROPOSITO DELLA PRESA DI POSIZIONE
DELL'AMMIMISTRAZIONE COMUNALE
NEI CONFRONTI DEI PROFUGHI
IN DATA 3 SETTEMBRE 2016,
DICO ALLA BASSI:
"UNA PERSONA CHE PENSA DI FARE MURI
NEI CONFRONTI DEI PROFUGHI
NON E' CRISTIANO!.
QUESTO NON E' VANGELO!

Anonimo ha detto...

Ciao Giuliano.
Tra sabato e domenica ho raccolto le voci di parecchi nostri compaesani saliti sull’Altopiano in cerca di refrigerio e di funghi (pochi per la verità). Non so da dove cominciare…
Premesso che il condizionale è d’obbligo in quanto trattasi di voci riferite (sia a favore che contro la nostra gentil sindachessa) cerco di esporre alcune mie opinioni sarcastico/realistiche.
Che il problema profughi sia un grosso problema è risaputo ed evidente. Che la gestione della cosa avvenga col solito pressapochismo italiano e con evidenti e svariate “magnerìe” è altrettanto evidente. Ma è altrettanto vero e evidente che sulla e nella vicenda ci stiano sguazzando in sacco di politici accumunati solo dalla loro bassezza morale; in primis un certo Salvini che sfrutta l’ignoranza altrui cercando di “farsi bello” davanti a coloro che “bevono e trangugiano” le sue mega cazzate e sparate come se fossero calici di fresco prosecco… Che “cazzo” (lasciamelo dire per favore) fa il salvatore dell’Italia Salvini a Strasburgo e Bruxelles (dove qualche emerito cretino lo ha inviato a rappresentarci) per coinvolgere nel problema l’Europa? Vadano i suoi estimatori e verificare in rete la tabella presenze al parlamento europeo del sig. Salvini… scopriranno che le sue assenze (alle votazioni… chissà quante saranno invece ai dibattiti) superano abbondantemente il 10%.
Ma, e qui dovrò sottolineare l’uso del condizionale, se sono vere alcune voci riferitemi (sempre che io abbia capito bene) ci sono altri politici che nell’elenco dell’opportunismo a tutti i costi superano abbondantemente il Matteo lombardo: ma certo… il sig. (sempre minuscolo per carità) Bitonci!!! Perché? Perché se fossero vere le voci raccolte, e che cioè i 36 provenienti da Bagnoli erano destinati alla Caserma Prandina di Padova allora lo zampino della volpe Bitonci c’entra eccome nel dirottamento degli stessi nel verde paesello, paese d’origine del Prandina, appunto!
E la libidine raggiunge il massimo del godimento quando, per avvalorare la sua posizione, la nostra altro non fa che coinvolgere, tra i vari sindaci invitati, il Bitonci stesso… oltre al danno la beffa!
Me ne verrebbero veramente tante da dire, a tutti, ma corro il rischio di farti denunciare.
Mi terrò aggiornato, sino al rientro a valle oramai imminente, tramite questo tuo blog e con quanto mi riferiranno i nostri compaesani.
Ciao Giuliano e stammi bene!

Giuliano Paganin ha detto...

Ciao Nane! PAROE SANTE TE GHE? SCRITO!
Ho scritto alla Toffolo.....In quanto a denunce, me ne bastano tre! Due sono andate
a buon fine, la terza è un po' in bilico! Perchè c'è una zampa che ha giurato
il falso!!!
Un saluto e buona permanenza!
giuliano

Anonimo ha detto...

carissimo Giuliano
Altra cosa sentita è la vicenda legata alla bonifica ex cartiera Cariolaro.
Che sia più che doveroso prestare la dovuta attenzione alla vicenda è certamente corretto. Solamente, anche alla luce delle lungaggini burocratiche occorrenti in paese per qualunque operazione urbanistica, non vorrei che dietro ai veti posti in questa occasione altro non ci sia che una delle solite prese di posizione, peraltro alquanto discutibili, del nostro ufficio tecnico– sembra che chi di dovere non sappia prendere alcuna decisione e che svisceri qualunque cavillo, magari per nulla inerente, pur di posticipare ogni sua decisione e, quando presa, avere la “certezza” che nessuno gli possa mai dire “hai sbagliato”.
Ora, mi chiedo, non sarebbe molto più professionale e serio che chi di dovere altro non facesse che dire: questo è il protocollo da seguire per la bonifica dell'area e dello stabile, questi sono i documenti che ci dovrete presentarem fate come prescritto e appena pronti avrete, dopo le nostre verifiche e controlli, il nostro nulla osta. Temo invece che, come al solito, ci saranno continue richieste di aggiornamenti e adeguamenti… e il tempo continuerà inesorabilmente a trascorrere e così anche questa attività produttiva del paese, che potrebbe dare qualche sbocco positivo all’occupazione dei nostri giovani, subirà le solite lungaggini e vessazioni.
ciao da Nane

Giuliano Paganin ha detto...

SEMPRE PAROE SANTE!
IMPORTANTE E' "ROMPARE I COJONI", sempre alla Toffolo!
Un saluto
giuliano