Road map per il governo, ora in mano a Mattarella!
Il passaggio a Cottarelli e ora definitivamente
a Conte.
I due vincitori in data 4 marzo 2010 hanno
costruito un castello di sabbia la cui solidità
è stata frantumata dalla bacchetta magica
del presidente Mattarella che in mezzo secondo
ha distrutto 40 pagine del duro lavoro del M5S
e Lega, ministri compresi.
Gli articoli 92-95 della Costituzione
parlano chiaro e attribuiscono prerogative
e veti al capo dello Stato, in barba all'articolo 90
tanto caro a Di Maio, Meloni compresa.
Nulla contro Giuseppe Conte che Casaleggio
junior lo mette sul piatto d'argento per serietà
e professionalità.
Notte insonne, invece, per Salvini sicuro
per gli Interni, mentre si deve accontentare
di aria pura solo all'Esterno.
Cottarelli è in pole position, scelta già
maturata da qualche giorno e ora, nomina
già definita per un invito al Quirinale.
Come cambiano le cose velocemente
in un attino fuggente, ma già previste
in una pellicola da film di prossima
uscita.
Leghisti e pentastellati in verde e giallo,
non ingoiano il rospo e proclamano vendetta
per il danno subito.
Spostano Savona, confermano Conte,
chiamano all'Economia il prof. Tria, esperto
in Educazione fisica, perché insegnante,
e raggiungono il Capo dello Stato
per il nuovo governo che oggi 1° giungno
i ministri giurano fedeltà alla Repubblica.
Cottarelli ringrazia, Conte ringrazia pure,
e la pellicola da film prevista è da buttare
alle ortiche.
CONTE A CAPO DEL GOVERNO,
e SALVINI IN COPPIA CON DI MAIO
VICE.
DUE PADRONI AL GOVERNO......
COME UNA VECCHIA COMMEDIA DI GOLDONI!
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