Pubblicato nel Gazzettino dd.20/01/2019
Sul ponte sventola bandiera giallo-verde!
Eh, sì! C'è il via libera al reddito di cittadinanza
e a quota 100 (decretone), le misure bandiera
di grillini e leghisti.
Le promesse elettorali bisogna rispettarle.
"Costi quel che costi" recitava Clemente,
titolare di una scuola guida sull'orlo del fallimento.
E' una commedia brillante di A. Pitteri,
e farsesca per l'aggiunta come la scelta
fatta da lor signori (si evitano i nomi
per correttezza) e per non creare confusione
in una manovra che già del confusionale
presenta nella sua complessità.
Scelta giusta?
Troppo presto per definirla, solo il tempo
nel suo tic tac infinito produrrà i risultati
previsti dai nostri architetti al governo.
Troppe sono le promesse elargite e mantenute
il cui costo futuro sarà esplosivo per il sistema,
per i poveri risparmiatori e per le generazioni
future,
Già nel 1992 il risparmio fu colpito
da una patrimoniale per evitare sciagure.
Ma a volte i cicli economici tendono a ripetersi,
e come sempre, nell'indifferenza assoluta dei governanti.
E così il debito pubblico lievita tranquillamente
(3.394,3 miliardi di euro attuali), e la colpa come sempre
sarà addossata agli amministratori passati, magari
già passati all'altra sponda.
Metodo classico per lavare i panni sporchi!
Possiamo dar credito a questa manovra?
Difficile affermarlo perché possesso, forza fisica
e chiacchiere quotidiane rappresentano i veri
ingredienti della manovra e del non ascolto.
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