sabato 1 dicembre 2018

LA MEDIOCRITA' SI CONVINCE A METTERE LA RETROMARCIA

PUBBLICATO NEL GAZZETTINO  E  NEL GIORNALE DI VICENZA
dd. 04 Gennaio 2019

Mi viene in mente una splendida ripetizione
del Sig. Clemente nella commedia di Pitteri
"Metti la Quarta".

"Resistere per resistere" ripeteva Clemente,
titolare di una sgangherata scuola-guida
di provincia sull'orlo del fallimento.

Anche i due premier attuali hanno sostenuto
la loro manovra in bilancio al massimo,
ma ora, si sono ravveduti che qualche
decimale è possibile tagliarlo per il bene
del Paese.

Meglio tardi che mai, ma non è detta l'ultima
parola perché mettere la retromarcia è faticoso
dopo le mille promesse elettorali implementate
in un contratto che a dir poco chiamarlo "vangelo",
e targato da Salvini e Di Maio.

Anche il reddito di cittadinanza e quota 100
per i prossimi pensionati (e forse solo fino al 2021)
hanno subito un rallentamento alla prossima
primavera (Di Maio) o a giugno prossimo
come predicano altri.

"Se son rose fioriranno", piene di spine
secondo la Ue e minoranze.

Le sanzioni sono nell'aria, la borsa a volte
sorride, e lo spread guizza pure, e fa sentire
il suo peso su questa Italia malconcia,
i cui stracci sono da rinnovare o risciacquare
nel Tevere.

Attendiamo il cambiamento sotto ogni profilo,
anche sul lavoro nero che presenta le sue crepe
in qualche area imprenditoriale.

Aggiungo, poi: "Dare credito" rappresenta
un'idea di affidabilità che ha origine da operazioni
reali che producono crescita, moralità compresa.


 

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