martedì 25 febbraio 2020

PUNTIAMO SUI GIOVANI: "SONO IL FUTURO"!

Quando parlo di politica, io intendo
esclusivamente luogo di responsabilità.

Responsabilità nei confronti dei cittadini,
e in particolare verso le nuove generazioni.

I governanti, quando prendono decisioni
dalle quali dipende il benessere di tutto
il paese, devono pensare non solo alle ricadute
sul presente, ma in particolar modo sul futuro.

Mi sa che tutti i governanti si accontentano
a cavalcare il benessere, giusto per spenderlo
esclusivamente per realizzare consenso.

E questo è un circolo vizioso di basso profilo,
perché produce solamente riduzione di opportunità,
aumento delle diseguaglianze, sfiducia, anziché
un vero investimento collettivo sul futuro.

E in questa spirale vengono stritolate le nuove generazioni,
sempre più dipendenti dalle famiglie di origine, bruciando
il benessere passato e accumulato con fatica, mentre a livello
politico sorge la domanda di assistenza che comporta aumento
dei costi sociali.

E' evidente che i giovani navigano in questa zona debole
e producono un vero impoverimento di progetti individuali
e di crescita globale maturando conseguenze negative
per un futuro solido, oggi mancante di natalità e che gonfia
il debito sul Pil.

Alziamo, dunque, l'acceleratore sull'attacco per conquistare
un futuro di miglior benessere.

Ciò significa imboccare un percorso di crescita
che possa realizzare solo ricadute per tutti.

In questa complessità conviene dotare i giovani
di sistemi di orientamento per renderli più consapevoli
e attivi nella società in cui viviamo.

La scuola ha una grossa responsabilità,
e il futuro solido nasce  se rafforziamo
consistenza, consapevolezza e coinvolgimento
delle nuove generazioni.

Forte è la carenza politica sul tema in esame.
Purtroppo ci stiamo abituando!    

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