Altri Paesi crescono, l'Italia va indietro.
E' pur vero che anche il gambero retrocede
lentamente nel suo percorso, non cerchiamo
di imitarlo!
Il Pil da due trimestri consecutivi sta calando,
colpa di un fatto statistico come qualcuno
garantisce.
Balle autentiche!
Risultano negativi i dati sull'export,
e disastrosi sono pure quelli sul prodotto
industriale e sugli ordini.
Il governo si illudeva su di un Pil dell'1,5%,
previsioni sbagliate e utili per convincere il popolo
che tutto funziona.
Anche il credito è in agonia, stretta evidente
alle imprese e anticamera di fallimenti e licenziamenti.
E si insiste che tutto funziona, e si critica il benevolo
Fitch che non ha previsto il vero declassamento.
"Spes" ultima Dea proclamava un vecchio detto,
medico curante della presente miopia economica.
Mister Conte proclama, invece, un anno bellissimo,
ricco di iniziative.
Al ribasso secondo il mio punto di vista e al rialzo
secondo il presente spread che ha giocato in negativo
sui mercati borsistici e azionari.
A stimolare l'economia sono entrati in campo
quota 100 ( la Ue in disaccordo) e reddito
di cittadinanza avvolto in una nuvola di dubbi,
una concentrazione di idee giallo-verdi
che produrranno notevoli danni all'economia
in futuro con una recessione già iniziata 9 mesi fa.
In tal modo si trascurano provvedimenti anticiclici,
capaci di fornire un po' di ossigeno a famiglie
e imprese.
Menti keynesiane albergano al potere e non
comprendono che le vacche magre hanno bisogno
di buon cibo per far carne per il futuro.
In breve si preferisce, oggi, il pro-consenso a danno
della pro-crescita, frutto di una confusione economica
senza precedenti.
E così è in viaggio un enorme indovinello
la cui chiave è stata buttata nel Tevere
per lasciare la crescita ad altri.
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