Non dobbiamo sprecare più tempo,
e dobbiamo a forza costruire un'alternativa.
Ed esiste un'alternativa basta far crescere
le persone, altrimenti si va incontro
a una spirale economicamente e politicamente
regressiva.
Questo è un lungo ponte implementato
nella legge finanziaria del governo
del cambiamento mancante, però,
di quel cemento culturale chiamato
formazione, scuola e ricerca, una vera
strategia di rilancio.
Questa è la vera scommessa sulla qualità
umana delle persone come condizione
per potere entrare e affrontare il futuro.
Taylor (1911) ci dà un gradevole assaggio
sulla sua "organizzazione scientifica del lavoro"
che proponeva una idea assolutamente nuova
del lavoro" che concepiva l'intera catena
produttiva come sistema integrato capace di eliminare
gli errori in campo produttivo esaltando l'efficienza
in termini di profitti e riducendo gli sforzi.
Manca a tutt'oggi, però, una vera scuola delle risorse
umane che conceda più benessere psicologico dell'individuo
capace di affrontare con serenità il futuro.
Sacrificare l'intelligenza degli individui per mancanza
di formazione è un grave errore percepibile in diversi
ambiti della vita sociale,e in particolare in campo
politico.
Che lascia fortemente a desiderare!
In tal modo si impoverisce la società,
e quando il potere si concentra sulla stesura
di un contratto si indebolisce la democrazia
producendo così individui incapaci di capire
quello che accade attorno.
La via alternativa è quella di investire sull'educazione
e la formazione dei cittadini.
Si sviluppa così una intelligenza collettiva
capace di sbollire forme autoritarie di potere
che conducono in una spirale economicamente
e politicamente regressiva.
E ciò che leggiamo oggi in Italia che allontana
la formazione e pretende il cambiamento
mentre sta realizzando un mondo impoverito,
sottomesso e diseguale.
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