mercoledì 25 settembre 2019

I TENTATIVI DEL GOVERNO!

Stop ad altre tasse, conferma Di Maio!
E si attaccano a bibite e merendine
per questuare qualche  soldino per far
fronte ad impegni urgenti.

Ciò ha scatenato il caos nel mondo
delle imprese produttrici di questa
tassazione.

Può causare una contrazione delle vendite,
effetti negativi sull'occupazione o innalzamento
dei prezzi con effetti inflativi.

Già questi prodotti sono colpiti da Iva del 22%,
e non si tiene conto che gli stessi in area Ue
sono soggetti a Iva per il 16%.

Si ragiona a braccio nelle scelte politiche
pensando di produrre crescita e ridurre
il debito pubblico.

La gran testa di Di Maio assicura una riforma
saggia del fisco, a tutt'oggi iniquo e inefficiente.

Lo è sempre stato e lo sarà in futuro.

E sotto sotto naviga una "patrimoniale",
leggera come una virgola, ma ben pesante
nei conti italiani e di facile applicazione.

Già nel 1992 il grande Amato, nel bel mezzo
di una calura estiva, in un venerdì a chiusura
degli sportelli bancari (trappola per topi),
applicò una patrimoniale su tutti i risparmiatori
e correntisti che nel lunedì successivo trovarono
il loro conto prosciugato da questo balzello
che rovinò l'animo di tutti, vecchietti compresi.

Tranne i furbetti, però, che ben informati in anticipo
scavalcarono il confine di Ponte Chiasso, tranne
quel povero prelato padovano che convolava
in Svizzera, non per acquistare "Gerovital"
di lunga vita, ma per trasferire 1 miliardo
di vecchie lire in valigetta 24 ore prestata
da un imprenditore furbastro con l'obbligo
di un'offerta a fin di bene.

Ma è andata "buca" perché in frontiera
una mano intelligente fece "zac" a favore
dello Stato, una vera pepita d'oro!

Entrata certa per le casse dello Stato,
e delusione pure per prelato e imprenditore.

Ma in altre dogane sicuramente lo strumento
utilizzato ha dato i suoi frutti. 

Nessun commento: